Quest’estate facciamo una scelta diversa, scegliamo il turismo sostenibile! Per conoscere più da vicino questa realtà abbiamo intervistato Enrico Marletto, il presidente di Viaggi Solidali, cooperativa onlus con sede a Torino che da anni organizza viaggi etici e sostenibili, in termini di impatto sia ambientale che sociale/culturale, verso numerose destinazioni del sud del Mondo – Africa, America Latina, Europa dell’Est — ed anche Italia, con l’obiettivo ultimo di contribuire allo sviluppo economico dei Paesi ospitanti. Viaggi Solidali è socia di A.I.T.R., Associazione Italiana di Turismo Responsabile.
YL: Presidente, ci spiega cos’è Viaggi Solidali?
Viaggi Solidali è una cooperativa sociale Onlus e licenza di tour operator. Funziona esattamente come un’agenzia di viaggi tradizionale, ma ha una mission ben diversa da quella degli operatori turistici classici: si occupa infatti esclusivamente di turismo responsabile, proponendo formule di viaggio alternative, rispettose dell’ambiente e delle comunità ospitanti e mirate a facilitare lo scambio interpersonale, l’incontro, la conoscenza autentica dell’altro. Vogliamo favorire un contatto autentico e intenso tra popolazioni locali e viaggiatori, con uno scambio culturale diretto e bidirezionale. Insieme a questa, altra caratteristica fondamentale che contraddistingue tutti i nostri viaggi è il contributo concreto che i nostri viaggiatori danno allo sviluppo delle realtà economiche locali, semplicemente scegliendo di fare una vacanza di questo tipo. Perché nei nostri viaggi, ad esempio, vengono utilizzate strutture alberghiere, ristoranti, servizi e trasporti gestiti dalle popolazioni locali, piuttosto che da grandi catene o multinazionali estere che, di fatto, non investono sulla crescita dell’area turistica. E’ dimostrato che anche il turismo può, e deve, diventare uno strumento importante di crescita economica, che può essere un volano virtuoso per lo sviluppo dei Paesi del sud del mondo e con le nostre proposte di viaggio noi cerchiamo di agire conformemente. Inoltre, una parte della quota del viaggio viene destinata a sostegno delle comunità visitate, tramite finanziamento dei progetti di sviluppo locale curati dalle varie ONG presenti sul territorio. Progetti agricoli, sanitari, culturali che anche vengono visitati nel corso del viaggio. Insomma, si tratta di un turismo lontano dagli schemi di viaggio standardizzati, ed anche un po’ “spersonalizzati”, cui siamo ormai un po’ tutti abituati nelle nostre società.
YL: Quali sono le vostre destinazioni?
Abbiamo oltre 30 destinazioni, articolate in quasi 60 itinerari, principalmente in quei Paesi che conoscono situazioni di sviluppo più difficili, come Africa e America Latina. Dal Marocco al Senegal, alla Tanzania, allo Zambia, al Mali e dal Brasile a Cuba, all’Argentina, alla Patagonia ce n’è un po’ per tutti i gusti veramente. Abbiamo anche viaggi in Europa dell’Est – Albania, Bulgaria – e in Asia – alle Maldive e in Armenia.
YL: E in Italia?
Per quanto riguarda il turismo sostenibile in Italia, proponiamo sia formule per il weekend, ad esempio a Framura, incantevole borgo alle porte delle Cinque Terre che viene riscoperto nelle sue tradizioni culinarie e marinaresche più antiche, sia viaggi più lunghi, ad esempio in Sicilia, dove operiamo in collaborazione con l’associazione Libera Terra: oltre a visitare i gioielli turistici per eccellenza, i viaggiatori hanno la possibilità di conoscere le realtà produttive che stanno nascendo sui terreni confiscati alla mafia, di incontrare le associazioni e le persone che vi lavorano e che si battono per favorire una cultura della legalità in una regione tanto ricca quanto tormentata. Oppure a Torino, dove uniamo alla visita della città la conoscenza delle associazioni attive sul fronte dell’intercultura e dell’integrazione, temi sempre più sentiti e conflittuali in tutte le grandi città della nostra penisola. O ancora la visita in Piemonte alle valli degli eretici, ripercorrendo luoghi e testimonianze dei Valdesi e delle persecuzioni cui furono sottoposti dalla Chiesa di Roma per via della loro fede riformata.
YL: Come garantite l’eticità del viaggio a chi vi sceglie?
Prima della partenza forniamo una scheda ai nostri viaggiatori assolutamente trasparente, in cui diamo evidenza della percentuale del costo del viaggio che viene spesa per l’acquisto dei servizi a terra e che quindi rimane in loco a sostegno dello sviluppo della comunità visitata. Analoga trasparenza viene data sulla quota che è destinata al finanziamento dei progetti di sviluppo, per cui spieghiamo anche come verrà investita.
YL: Quali caratteristiche occorre avere per viaggiare con voi?
Innanzitutto vorrei sfatare un luogo comune abbastanza diffuso, purtroppo, ed errato sul turismo responsabile: l’idea, cioè, che questi viaggi siano di fatto dei campi di lavoro, o che siano particolarmente impegnativi e quindi adatti solo ai pochi “martiri della vacanza”! Non è ovviamente così. Le nostre sono vacanze a tutti gli effetti, vi partecipano persone di ogni età ed estrazione sociale che, magari con un anno di lavoro sulle spalle, hanno giustamente il desiderio di godersi un meritato riposo e scelgono di fare un viaggio che, oltre ad essere “impegnato e responsabile”, è anche divertente, ricco di stimoli, emozioni e cose da vedere. Le nostre proposte si basano su itinerari collaudati e sicuri, sono effettuate in piccoli gruppi (massimo 12 persone) e con l’accompagnamento di mediatori culturali che favoriscono la relazione con la cultura ospitante e sono rivolte a tutte le persone che hanno voglia di ammirare paesaggi e siti artistici e storici, ma anche di scoprire il mondo nei suoi aspetti più autentici, fuori da schemi stereotipati e da preconcetti culturali.
YL: Oltre a queste, avete anche formule di viaggio che prevedono campi di lavoro?
Sì, per chi desidera vivere un’esperienza concreta di crescita umana e solidarietà internazionale, Viaggi Solidali organizza anche dei campi di conoscenza e lavoro che permettono di dedicare parte del tempo del viaggio a lavori socialmente utili con la popolazione locale coinvolta nei progetti gestiti dalle ONG partner.
YL:Ci dica la sua su una questione che spesso viene tirata in ballo quando si parla di turismo responsabile: i prezzi elevati, o comunque meno abbordabili di quelli dei viaggi classici…
Quando si parla di prezzo, per noi operatori del turismo responsabile l’aspetto da ritenere prioritario è la trasparenza di cui ho già parlato, caratteristica che ci accomuna al commercio equo ed è la vera differenza rispetto al turismo classico. Non si può affermare in generale né che i nostri viaggi siano per forza più cari di quelli classici, né che siano più economici, dipende da destinazione a destinazione, da itinerario a itinerario. Si può invece certamente dire che il turismo responsabile paga “il giusto rispetto al costo della vita locale” e forse questo può contribuire a far lievitare leggermente i prezzi rispetto al turismo classico. Sottolineo leggermente, perché la vera incidenza sul costo di un viaggio è invece rappresentata dai voli e dal numero piccolo di partecipanti. Certo i tour operator classici che fanno grandi numeri sulle destinazioni “di massa” ottengono tariffe più competitive delle nostre dai vettori aerei. Questa differenza però non si nota assolutamente in destinazioni non di prima fascia, dove il costo volo è sostanzialmente lo stesso sia che si viaggi con noi o con un tour operator classico. D’altro lato bisogna considerare che utilizzare piccole strutture locali per i pernottamenti e la ristorazione può invece incidere in positivo, portando a costi più contenuti.
YL: Vuole salutarci con un messaggio per chi è ancora tuffato nei cataloghi di viaggio alla ricerca della formula giusta per quest’estate? Se è una persona che ama viaggiare, conoscere, esplorare il mondo in modo autentico, e magari anche con un pizzico di libertà ed indipendenza, la invito a fare una scelta diversa quest’anno e a provare l’esperienza del turismo responsabile. La nostra formula viaggio in piccoli gruppi tipicamente ben si confà anche a chi ha l’allergia al grande gruppo massificato. Ci si può iscrivere da soli, certi di trovare comunque una buona compagnia di viaggio, oppure anche in gruppo già precostituito.
La stagione è ancora aperta e le destinazioni che proponiamo sono davvero tante e varie, venite a trovarci sul nostro sito www.viaggisolidali.it, oppure scriveteci a info@viaggisolidali.it .